Con il Back To School di settembre, è ritornata la guerra fredda tecnologica tra Cina e Stati Uniti. I primi hanno vietato ai dipendenti statali i cellulari Apple, a pochi giorni dal lancio del nuovo iPhone 15.
La risposta delle autorità statunitensi non si è fatta attendere, tanto che è stato posto sotto indagine il Pro-60, l’ultimo smartphone di Huawei, che secondo l’accusa monterebbe un microprocessore di ultima generazione che può essere stato disegnato solo con tecnologia americana.
Ora, mentre Huawei sta recuperando il terreno perso (anche con aiuti statali impropri), Apple ha perso il 10% di capitalizzazione e rischia di perdere 10 milioni di telefonini cinesi. Sta iniziando un vero e proprio braccio di ferro tra Casa Bianca e Politburo in vista anche delle elezioni americane dell’anno prossimo.
In questa partita di tennis che si preannuncia lunga, estenuante e che rischia di vedere solo perdenti, cosa succederà?
Lo spiegano nel video, Lorenzo Fuscà, Responsabile Wealth Management e Francesco Menini, Responsabile Investment Advisory di Banca Profilo.