DigitalPlatforms: rafforzamento finanziario e patrimoniale

Siamo lieti di annunciare il completamento dell’operazione di hybrid financing per un controvalore complessivo di 16,5 milioni a favore del Gruppo DigitalPlatforms, leader in ambito IoT e Cybersecurity.

L’operazione è volta a sostenere DigitalPlatforms nella realizzazione del proprio piano industriale 2023-2030, focalizzato sull’integrazione e sul consolidamento delle società acquisite negli ultimi anni, nonché sugli investimenti nell’attività di “Ricerca & Sviluppo”, ovvero progettazione di prodotti ad alto contenuto tecnologico in ambito IoT, ICT e Cybersicurezza, destinati a nuovi settori.

Abbiamo agito in qualità di Arranger nella strutturazione dell’operazione e Placement Agent esclusivo nella raccolta dei capitali con un team composto dai nostri: Marco BagaHead of Investment Banking, Alessio Muretti, Deputy Head of Investment Banking, Attilio Domenico Modaffari, Vice President, Francesco Ventura, Associate,  Daiana Aurilio, Analyst.

Per saperne di più vi invitiamo a leggere il comunicato stampa.

Health Italia: post risultati 1H23

Health Italia opera nel mercato della salute e del benessere tramite la promozione di soluzioni di sanità integrativa in ambito retail e corporate e gestisce piani e servizi di welfare per imprese ed enti. Il Gruppo è inoltre attivo nell’erogazione di prestazioni sanitarie presso proprie strutture anche attraverso i più moderni sistemi di telemedicina.

Scopri di più nell’analisi a cura di Francesca Romana Sabatini, Head of Equity Research di Banca Profilo.

Scarica la ricerca qui.

Cina-Stati Uniti: la guerra fredda tecnologica

Con il Back To School di settembre, è ritornata la guerra fredda tecnologica tra Cina e Stati Uniti. I primi hanno vietato ai dipendenti statali i cellulari Apple, a pochi giorni dal lancio del nuovo iPhone 15.

La risposta delle autorità statunitensi non si è fatta attendere, tanto che è stato posto sotto indagine il Pro-60, l’ultimo smartphone di Huawei, che secondo l’accusa monterebbe un microprocessore di ultima generazione che può essere stato disegnato solo con tecnologia americana.

Ora, mentre Huawei sta recuperando il terreno perso (anche con aiuti statali impropri), Apple ha perso il 10% di capitalizzazione e rischia di perdere 10 milioni di telefonini cinesi. Sta iniziando un vero e proprio braccio di ferro tra Casa Bianca e Politburo in vista anche delle elezioni americane dell’anno prossimo.

In questa partita di tennis che si preannuncia lunga, estenuante e che rischia di vedere solo perdenti, cosa succederà?

Lo spiegano nel video, Lorenzo Fuscà, Responsabile Wealth Management e Francesco Menini, Responsabile Investment Advisory di Banca Profilo.

Il boom dell’AI nei Mercati: opportunità e rischi

A Wall Street è consuetudine dire che, nel lungo periodo, gli investitori pessimisti sembrano quelli “più intelligenti”, ma in realtà sono quelli ottimisti a fare i soldi.

Nell’ultimo mese il mercato americano ha confermato questa narrativa con performance positive, nonostante buona parte degli analisti predicasse prudenza. Mentre il Pil dell’Eurozona ha confermato una “recessione tecnica”, i mercati azionari stanno premiando il comparto growth, i titoli tech e in particolare l’intelligenza artificiale, tematiche notoriamente più sensibili alle decisioni di politica monetaria.

Quali opportunità e rischi ci porterà la tecnologia AI sui mercati?

Lo spiegano nel video, Lorenzo Fuscà Responsabile Wealth Management e Emanuele Fino Investment Advisory di Banca Profilo.

Mercati di maggio: la crisi del debito pubblico americano

Nelle ultime settimane, i mercati sono rimasti sospesi in una specie di “limbo” tra timori sulla crescita e la fine dei rialzi dei tassi, anche a causa della crisi del settore bancario negli USA, con il fallimento di tre istituti finanziari che poi hanno provocato una forte tensione su tutto il comparto a livello globale.

Un altro grande rischio che si prospetta è quello relativo allo sforamento del tetto del debito pubblico degli USA, Washington dovrà alzare il tetto del debt ceiling per non cadere nel rischio di insolvenza: repubblicani e democratici hanno poco tempo per trovare un accordo e una soluzione definitiva.

Cosa succederà a Washington? Riusciranno repubblicani e democratici a trovare un accordo?

Lo spiegano nel video, Lorenzo Fuscà Responsabile Wealth Management e Stefania Cardone Investment Advisory di Banca Profilo.

Arepo BP e Twenty First Capital trovano un accordo

Arepo BP, nostro azionista di controllo, e Twenty First Capital S.a.S. (TFC) – società di gestione francese di fondi di investimento alternativi e limited partner e portfolio manager del fondo di diritto francese Fonds Archimedes – hanno raggiunto un accordo vincolante condizionato per la compravendita di un numero di azioni di Banca Profilo detenute da Arepo rappresentative del 29% del capitale sociale al netto delle azioni proprie.

Il prezzo complessivo per la cessione è pari a euro 50,4 milioni, significativamente superiore ai valori di borsa e corrispondente ad una nostra valorizzazione pari a circa 180 milioni per il 100%. L’impegno di TFC ad eseguire la compravendita è subordinato alla circostanza che Arepo concluda accordi per la compravendita di almeno un ulteriore 22% del capitale sociale della stessa, con investitori terzi da individuarsi, tra soggetti strategici e finanziari.

TFC ha rappresentato di essere interessata ad acquisire Banca Profilo all’interno della strategia complessiva del Fonds Archimedes finalizzata alla costruzione di un portafoglio di provider di servizi finanziari europei di medie dimensioni.

L’operazione si inserisce, quindi, tra gli investimenti strategici di lungo periodo del Fonds Archimedes con l’obiettivo di garantire la continuità al nostro modello di business e al contempo contribuire a sviluppare ed allargare ulteriormente le attività della banca così da continuare il nostro percorso di eccellenza quale boutique finanziaria italiana e europea.

Leggi il comunicato stampa qui.

Crisi delle banche: che succede ai mercati

Nell’ultima settimana, senza alcun preavviso si è consumato il secondo più grande fallimento bancario nella storia statunitense e il ritorno dei timori sulla stabilità finanziaria.

Discorso diverso per quanto successo a Credit Suisse, banca salvata da un’operazione speciale, che sarà focus di un nostro successivo approfondimento.

In generale, lo scenario ha riportato sui mercati paure che sembravano seppellite da un decennio e per questo motivo è importante mantenere un approccio razionale, ricercando difesa negli attivi di qualità, aspettando occasioni future e approfittando di elevati rendimenti che in questo momento si trovano sul monetario, come anche i Bot e i Certificati di Credito del Tesoro (Cct), ritornati di estrema attualità.

Quali saranno le conseguenze di questi fallimenti? Come reagiranno i mercati?

Lo spiegano nel video, Lorenzo Fuscà Responsabile Wealth Management e Francesco Menini Responsabile Investment Advisory di Banca Profilo.